Otto Gross

SENZA FRENI


104 pp • € 6,50



La vita turbolenta e la folgorante opera di Otto Gross accompagnano da vicino lo sconvolgimento della società europea degli inizi del secolo scorso. Bambino prodigio, figlio di un noto criminologo, diventa un brillante discepolo di Freud, con cui si trova però in disaccordo sulle cause dei disturbi nervosi. Per Gross, psichiatra e psicanalista, non è la sessualità bensì l’ordine sociale con le sue istituzioni il maggior responsabile del malessere degli individui. Tossicomane, frequentatore della colonia anarchica di Ascona, dichiarato affetto da «demenza precoce» dopo essere evaso dalla clinica che l’ha in cura, volta le spalle a una carriera di successo e precipita nella rivolta e nella marginalità. Nel 1913 i molti scandali che lo vedono protagonista inducono il padre a farlo arrestare ed internare in un manicomio, da cui uscirà solo in seguito ad una grande campagna lanciata in suo favore dagli ambienti libertari. Morirà nel 1920, dopo essere stato ritrovato privo di sensi e in gravi condizioni di salute in una strada di Berlino.

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