André Breton - Philippe Soupault
I CAMPI MAGNETICI
Introduzione di Georges Sebbag
In appendice:
“In margine a I Campi magnetici” di André Breton
96 pp • € 5,00
Apparso nel 1919, cinque anni prima della nascita ufficiale del surrealismo, I CAMPI MAGNETICI può essere considerata la prima opera composta attraverso la scrittura automatica. Altri autori si erano già cimentati su questa strada, ma sempre in modo occasionale o per fini ludici. Breton e Soupault vi si applicano con ben altre intenzioni. Mettendo in causa il linguaggio nella sua funzione di comunicazione e di scambio, essi puntano «sulla torrenziale produzione della scrittura automatica per la pulizia definitiva della scuderia letteraria». Lo scopo è quello di sottrarre le parole al loro uso strettamente utilitario, per arrivare ad un linguaggio capace di permettere di instaurare nuovi rapporti con la realtà: sconvolgere l’ordine delle parole come premessa per sconvolgere l’ordine delle cose.