Giuseppe Ciancabilla

UN COLPO DI LIMA


356 pp • € 15,00




Ma chi era Giuseppe Ciancabilla? Un giornalista che non disdegnava di imbracciare il fucile? Un socialista insofferente passato nelle fila del movimento anarchico? Il «bieco propugnatore dell’anarchismo a Paterson» sospettato d’essere il mandante di Gaetano Bresci? L’elegante redattore di giornali sovversivi che non perdeva occasione per difendere le teste calde che andavano all’assalto dell’ordine costituito?

Giuseppe Ciancabilla è stato una meteora. Dal 1897 al 1904, ha attraversato paesi, battaglie, passioni, idee. La forza propulsiva del suo eretismo non era alimentata da un comodo confusionismo, ma da una sete inestinguibile di assoluto, da una esigenza di chiarezza, da una sincerità totale. Se il suo passaggio è stato in grado di mutare il panorama anarchico, se la scia di luce lasciata dietro di sé ha avuto la forza di irradiarsi nell’ambiente circostante e i suoi riflessi arrivano fino ai giorni nostri, il suo nome ha tuttavia continuato ad essere misconosciuto, talvolta esecrato da chi non gli ha mai perdonato d’essere stato il primo a dare spessore e respiro ad una prospettiva rivoluzionaria capace di fare a meno delle sirene dell’Organizzazione, della logica quantitativa, di ogni tatticismo e calcolo politici.

Ciancabilla può infatti essere considerato in Italia il primo vero teorico di quella corrente che nel movimento anarchico è stata definita in diversi modi: antiorganizzatrice, individualista, autonoma (o informale).


In un certo senso questo libro, che raccoglie per la prima volta alcuni dei suoi scritti più significativi, avrebbe dovuto essere pubblicato almeno una trentina di anni fa, per fornire un contributo importante al dibattito allora in corso. Oggi invece rischia di passare inosservato.

Rivoluzionario del passato, quando i nemici di qualsiasi autorità erano mossi dall’amore per una Idea immensa che vivifica ed infiamma, Ciancabilla non sembra avere alcuna possibilità di ispirare il rivoluzionario del terzo millennio, questo bottegaio dalle opinioni intercambiabili in base alla convenienza.

Ma, nella sua feroce difesa della libertà individuale contro tutte le museruole collettiviste, la riscoperta del pensiero di Giuseppe Ciancabilla costituisce una scommessa per il futuro.

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