René Char

IL MARTELLO SENZA PADRONE



84 pp • € 4,00




Considerata oggi una delle più grandi del Novecento, la poesia di René Char ha conosciuto una certa fama solo dopo la fine di quel conflitto mondiale che lo vide tra i protagonisti col nome di battaglia di «capitano Alexandre», uno dei capi della Resistenza francese contro il nazismo. Del tutto trascurata invece è la sua precedente esperienza surrealista, conclusasi nel 1934 con la pubblicazione della raccolta Il martello senza padrone. Giudicata immatura da alcuni, in anticipo sui tempi da altri, è un’opera scritta sotto la luce nera del marchese de Sade e al rimbombo del martello filosofico di Nietzsche.

Nel 1945 lo stesso autore l’avrebbe paragonata ad un «fiume a malapena visibile», ad un «fiume radioso ed enigmatico» che sarebbe sfociato poi nel mare in tempesta della guerra mondiale e della Resistenza. Risalire oggi questo fiume significa quindi tornare alla fonte di quella rivolta interiore in cui si afferma la fedeltà dell’essere alle sue aspirazioni più profonde, la stessa rivolta che armò la mano del partigiano Char e che sola potrà dar vita a «qualcosa che rovescerà completamente l’innominabile situazione nella quale siamo immersi».

entrataentrata.html
e noi?enoi.html
collanecollane.html
autori/titoliautori-titoli.html
a margineamargine.html
come e dovecome-e-dove.html
contattomailto:trrivio@gmail.com?subject=oggetto%20e-mail